Film della sezione Handala
Dreamlike
di Mohammad S. Shaban | Iran | 2019 | 46’
(arabo/persiano | sottotitoli in italiano) La vita di un gatto e quella di un rifugiato palestinese si fondono. "Sono un gatto, non so dove sono nato, ho sentito che gli umani hanno catturato altre creature, le cucinano, le mangiano addirittura..." "In realtà no ... non ha fine, così tante cose sono infinite, come se fossimo sospesi tra i sogni e la realtà, aspettando sempre ... “Benvenuti nel mio sogno”. |
Endless Dream
di Amjad Jamal e Lilian Al-Azzah | Palestina | 2018 | 8’
(muto) Endless Dream ruota intorno al detenuto 25822, un giovane palestinese che scopre di essere finito in un labirinto, e che la prigionia è un sentimento incorporato nelle mura del carcere. |
Makun (Don’t cry)
di Emilio Martì Lopez | Spagna | 2019 | 30’
(spagnolo | sottotitoli in italiano) Makun è un documentario animato sui centri europei per l'immigrazione (IDCs), dove sono detenute per mesi, senza contatti col mondo esterno e con le loro famiglie, persone che non hanno commesso alcun reato. |
Soufisme
di Younes Ben Hajria | Tunisia | 2019 | 20’
(arabo | sottotitoli in inglese) Dalle tecniche di lavorazione della lana, la tosatura delle pecore, la cardatura e filatura della lana raccolta. "La danza del corpo abbraccia la danza della macchina", e il documentario puro si trasforma in una raffinata rappresentazione estetica che trasfigura i mezzi di produzione. |
Memory of the Land
di Samira Badran | Spagna | 2017 | 13’
(arabo, linguaggio immaginario, sottotitoli italiano)
Un ‘corpo’ è intrappolato in un posto di blocco, armatura fondamentale dell’occupazione israeliana in Palestina. È investito da una forza strutturale e fisica, violenta e arbitraria, che previene e blocca i suoi movimenti e la sua esistenza. Memory of the Land è una riflessione sulla condizione umana sotto il giogo di differenti forme di oppressione, sulla memoria collettiva e l’identità, come esempi di resilienza.
(arabo, linguaggio immaginario, sottotitoli italiano)
Un ‘corpo’ è intrappolato in un posto di blocco, armatura fondamentale dell’occupazione israeliana in Palestina. È investito da una forza strutturale e fisica, violenta e arbitraria, che previene e blocca i suoi movimenti e la sua esistenza. Memory of the Land è una riflessione sulla condizione umana sotto il giogo di differenti forme di oppressione, sulla memoria collettiva e l’identità, come esempi di resilienza.